VR46 Sky Team, la scelta giusta
Ormai la notizia è ufficiale e di dominio pubblico, segnatevi il nome: VR46 Sky Team, perchè potrebbe essere uno di quelli destinati a contare nelle prossime stagioni del Motomondiale. Il percorso che ha portato alla nascita della squadra di Valentino Rossi è noto: il 9 volte campione del mondo da tempo ospita al suo ranch di Tavullia numerosi giovani talenti del motociclismo italiano, una sorta di stadio embrionale di una Riding Academy del Dottore, all'insegna della passione. Rossi, però, ha evidentemente deciso che era ora di fare qualcosa in più, di "restituire quello che il motociclismo italiano mi ha dato", e dato il suo peso economico e mediatico nel paddock non gli è servito molto per trovare il denaro, il munifico sponsor, le moto (le KTM ufficiali uguali a quelle del team Red Bull, c'è da fidarsi), e i piloti: Romano Fenati, attualmente la nostra miglior promessa, e un altro per cui si ha l'imbarazzo della scelta. L'obiettivo è quello di affiancarsi al Team Italia e a Gresini nel progetto di crescita in team ben strutturati (ed economicamente forniti...) dei giovani talenti di casa nostra. Una scelta che non si può non condiviidere, visto lo strapotere spagnolo: ogni tentativo di combatterlo è il benvenuto. Sperandoche ciò non incida sui risultati in pista di Valentino, che ha bisogno di ben altro per combattere gli spagnoli che deve affrontaredirettamente in pista.
P.S. Non è il primo caso di pilota in attività che crea un suo team: Lucio Cecchinello, ad esempio, iniziò la sua attività fuori dalla pista mentre era ancora pilota della 125.