SBK, Il punto della situazione dopo i primi test

19.01.2014 15:24

A poco più di un mese di distanza dal primo appuntamento stagionale, i team SBK hanno appena iniziato ad affilare le armi per la prossima stagione sui tracciati di Almeria e Portimao, vediamo come sono andati.

Venerdì ad Almeria si è conclusa la sessione di test iniziata il giorno precedente che ha coinvolto i team ufficiali di Suzuki e Kawasaki. Durante il primo giorno i piloti, a causa del maltempo, sono riusciti a girare poco (33 Giri per Sykes, 24 per Baz) compiendo un lavoro di rifinitura; mentre in casa Suzuki Laverty ha testato,sia il primo che il secondo giorno, i nuovi pezzi (cambio, softwere e forcellone) al contrario di Alex Lowes che ha dedicato la prima giornata alla moto del 2013 per prendere un po' di confidenza e poi la seconda allo sviluppo del prototipo 2014.

Venerdì inoltre sono arrivati i primi riscontri cronometrici: Sykes ha girato in 1'34.0 con gomme da gara, Baz è riuscito a replicare lo stesso crono ma con la posteriore da qualifica; mentre con pneumatici da gara non è andato oltre l'1'34.5. Il test ha colpito positivamente il campione del mondo in carica che ha dichiarato: "Il test è andato bene e il programma di lavoro è stato completato. Abbiamo passato in rassegna tutto il materiale a nostra disposizione e le indicazioni sono state positive. Abbiamo completato più di ottanta giri nella giornata conclusiva e sento che siamo riusciti a fare un passo in avanti. Sono un po' raffreddato, quindi non al 100%, ma detto questo la Ninja ZX-10R si è comportata egregiamente. I tempi fatti segnare sono stati buoni, abbiamo provato qualche soluzione nuova e quindi ci sentiamo un po' più pronti per Phillip Island. Abbiamo un'idea più chiara del nostro livello, ora guardo con attesa al prossimo test di Jerez."

Intanto Honda, Ducati e Aprilia stanno lavorando sul tracciato portoghese di Portimao. Le prime due giornate si sono rivelate inutili a causa della pioggia e delle basse temperature, soltanto ieri i piloti hanno iniziato a spingere un po' di più ed ecco la classifica (molto ravvicinata) dei tempi:

Davide Giugliano (Ducati) 1'44.3

Marco Melandri (Aprilia) 1'44.3

Jonathan Rea (Honda) 1'44.3

Leon Haslam (Honda) 1'44.4

Chaz Davies (Ducati) 1'44.6

Alex Hoffmann (Aprilia, collaudatore) 1'48.0

Ecco le voci dei protagonisti:

MARCO MELANDRI - APRILIA- "C'era poca aderenza, e all'inizio la moto reagiva in modo strano – ha osservato il ravennate – Comunque direi che è andata abbastanza bene. Oggi le condizioni della pista erano troppo lente per lavorare sul telaio, ma almeno ho sfruttato il bagnato per fare un confronto con Jerez. Se domani (oggi)  riuscissimo a girare sul passo di 1'43, allora potremo cominciare a sistemare anche la ciclistica e fare prove comparative utili dal punto di vista dei materiali".

DAVIDE GIUGLIANO -DUCATI- "Le condizioni non erano certo ideali  Appena entrato in pista ero sperduto, la pista era molto sporca e forse ero anche poco abituato a guidare dopo la lunga pausa. Ad ogni modo, non riuscivo a guidare come a Jerez".

 

CHAZ DAVIES - DUCATI - "Stiamo facendo molte prove comparative, mischiando componenti nuovi con quelli del 2013 su entrambe le moto a disposizione, ma si sta rivelando un test molto difficile a causa del meteo. Non possiamo spingere al massimo, né avrebbe senso fare un time attack vero e proprio. Forse domani".

Intanto l'ex pilota BMW continua il suo processo di adattamento alla moto di Borgo Panigale:"Dobbiamo trovare i giusti parametri per i nuovi freni e sospensioni imposti dal price-cap, oltre che continuare a sviluppare la nuova elettronica. In Ducati stanno lavorando duramente per aumentare la potenza del motore, che è il nostro tallone d'Achille per ora. All'inizio non è stato facile adattarsi all'erogazione della bi-cilindrica, ma d'altro canto l'ho trovata estremamente snella ed agile".