SBK, Gp Aragon, Le Kawasaki dominano la Superpole, Giugliano 4°

12.04.2014 20:05

La sessione di qualifiche si apre con la consueta SP1 simile alla QP1 della MotoGp durante la quale i piloti rimasti fuori dalla top ten in seguito al combinato delle FP si giocano l'ingresso alla manche successiva che toccherà soltanto ai migliori due. Il primo turno però non dura molto visto che a pochi minuti dalla bandiera verde Guarnoni rompe il motore della sua Kawasaki EVO sul dritto causando un'esplosione in seguito alla quale alcuni detriti terminano in pista arrivando anche a colpire la tabella dei tempi sorretta da un meccanico di Elias. In più la ripresa del turno tarda ad arrivare a causa dell'olio che si è sparso sul rettilineo finale e in prossimità della prima staccata, ciò comporta una pausa di venti minuti che ritarda il programma delle qualifiche. Al termine delle operazioni la SP1 riprende e si assiste ad una pioggia di caschi rossi dalla quale riesce a spuntarla Elias (primo) e Camier che riesce ad accedere nel finale alla SP2 soltanto per otto millesimi di vantaggio su Niccolò Canepa con la sua Ducati Evo.

La SP2 si apre con l'highside di Haslam che non riesce a mettere a referto nessun tempo e  domani sarà costretto a partitre dalla dodicesima posizione e si chiude con il dominio Kawasaki: nel finale di turno infatti Sykes dimostra a tutti di fare sul serio andando a prendersi la ventesima Superpole in carriera grazie al tempo di 1'56.479 con il quale piega il compagno di squadra Loris Baz autore di un bel guizzo nel finale di turno che poteva garantirgli la prima casella se non fosse stato per il Campione del Mondo in carica. Completa la prima fila l'Aprilia di Guintoli che precede un buon Davide Giugliano che grazie al tempo di 1'56.825 domani scatterà dalla quarta casella con la sua Ducati. Alle spalle del romano troviamo poi Rea che compensa la sessione disastrosa di Haslam e Chaz Davies che poteva essere uno dei protagonisti per la lotta alla Superpole se non fosse caduto a quattro minuti dal termine; il britannico in sella alla Panigale però è stato bravo a rialzarsi e ad ottenere il sesto tempo nel finale senza fermarsi ai box dopo la scivolata. Settimo crono per Melandri che chiude il gruppetto dei big racchiusi soltanto da mezzo secondo circa, il ravennate precede le due Suzuki di Laverty e Lowes che chiudono a più di un secondo dalla vetta mentre chiudono il gruppo della SP1 Elias e Camier.