RUBRICHE, F1, La brutta fine di Mark e Nico
Il Gp di Malesia di Formula1 è stato caratterizzato nella parte finale da sfide fratricide: per la vittoria tra Webber e Vettel, per il terzo posto tra Hamilton e Rosberg; le due hanno avuto esiti opposti.
Innanzitutto il caso Red Bull: dai box è arrivato chiaro e forte l'ordine di congelare le posizioni, e il 3 volte campione del mondo che fa? Li ignora e passa. Vettel ha poi dimostrato di essere più veloce di Webber, ma avrebbe dovuto sorpassarlo in modo pulito per poi staccarlo, dimostrando una schiacciante superiorità che giustificava l'infrazione. Invece no, Sebastian compie una manovra pericolosissima e soprattutto a tradimento, rischiando di giocarsi la gara e assicurandosi che Mark non farà mai più gioco di squadra. Valeva davvero la pena, accecato dalla fame, di eliminare l'unico possibile alleato in un Campionato che già pare difficile, con una supremazia della macchina in discussione?
Diverso è il caso Mercedes: Rosberg, nonostante stesse scalpitando, ha obbedito; e quando ha detto di poter andare più veloce, gli hanno risposto picche: anche Hamilton ha alzato il ritmo, e entrambi dovevano risparmiare carburante. Non si sa di preciso, però, quanto Hamilton stesse rallentando, e soprattutto se la scuderia abbia deciso di dare il podio a lui, che per ora sembra più di Rosberg in grado di lottare per il titolo. Il protagonista si è rivelato, quindi, il Team Radio: è forse il caso di abolirlo?
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