MOTOMONDIALE, MOTOGP, GP ITALIA, Lorenzo domina, a podio Pedrosa e Cruchtlow. Out Rossi e Marquez
Jorge Lorenzo ha dominato letteralmente la gara del Mugello restando in testa dall'inizio fino alla fine girando su tempi stratosferici e lasciando le briciole ai suoi inseguitori, vale a dire Pedrosa e Marquez. Camomillo dà prima l'impressione di poter prendere il maiorchino in fuga ma poi deve arrendersi al suo spaventoso ritmo e pensare a difendersi da un arrembante Marquez risalito in terza posizione dalla sesta. Il sorpasso del rookie sul suo compagno di squadra avviene ma Marc ,dopo qualche giro in seconda posizione, perde il posteriore e butta via un preziosissimo podio in ottica mondiale. Dalla caduta del 'Cabroncito' traggono vantaggio Pedrosa, che può così chiudere tranquillamente in seconda posizione, e Cal Crutchlow che conquista il suo secondo podio consecutivo rischiando anche di andare ad agguantare la seconda piazza.
Grande assente di giornata Valentino Rossi la cui gara non dura più di due curve, il tempo che Bautista impiega a centrare il pesarese che perde il controllo della sua Yamaha e va a finire a sbattere sulle protezioni insieme allo spagnolo. il dottore accuserà una brutta botta che lo farà stare per un po' intontito ma sicuramente il rammarico più grande è quello di non esser riuscito a lottare per il podio nella gara di casa. Per Bautista questo non è il primo strike che fa: un'episodio simile si verificò a Valencia nel 2011 quando con la sua Suzuki centrò alla prima curva ben tre piloti, vale a dire Rossi, De Puniet e Hayden; oppure quando l'anno scorso ad Assen con una partenza kamikaze fece durare una sola curva la gara di Lorenzo. Dull'incidente di oggi comunque i commissari hanno deciso di far luce mettendo quindi la vicenda sotto investigazione.
Ma torniamo alla gara, dopo Crutchlow il vuoto e poi la Honda di Bradl che riesce a tenersi dietro le Ducati di Dovizioso, Hayden e del più staccato Pirro che alla fine è riuscito a regolare la CRT del sorprendente Espargarò (ottavo). Chiudono la top ten Smith e barberà. Buon dodicesimo posto per Petrucci che precede la Ducati ufficiale di Andrea Iannone.