Motomondiale, Alla scoperta di Rio Hondo

21.04.2014 20:30

Dopo la trasferta americana di Austin il Motomondiale questo weekend ritorna, dopo dieci anni d'assenza, in Sud America con il Gp d'Argentina che si svolgerà sul circuito di Rio Hondo. Il tracciato costruito nel 2007, dopo una completa riprogettazione e ricostruzione da parte del progettista italiano Jarno Zaffelli, ha ottenuto nel maggio dell'anno scorso le omologazioni necessarie da FIA e FIM ed è pronto per ospitare la terza tappa del Campinato Mondiale. Il circuito rappresenta una grand incognita per tutti piloti ad eccezione di Bautista, Bradl, Crutchlow, Barberà, Terol e  Rabat che l'anno scorso hanno effettuato il 4 e il 5 luglio una sorta di 'collaudo' della pista.

 Lungo 4.806 Km, il circuito è composto da 14 curve di cui 9 a destra e 5 e comprende inoltre un lungo rettilineo 1076 metri al termine del quale abbiamo una delle staccate più lente che si affronta in seconda marcia a circa 92 Km/h (foto a destra). Poi una serie di curvoni abbastanza veloci che portano al tratto finale della pista che prevede un'ultima curva lenta che immette sul rettilineo finale, fondamentale quindi l'accelerazione in uscita da essa. L'anno scorso durante i test  il più veloce dei piloti della top class è stato Bradl che ha fatto registrare al termine della due giorni di prove il tempo di 1:44.188 mentre tra le Moto2 in pista il più veloce è stato Rabat in 1:48.592.

Godiamoci infine un giro di pista in sella ad una Kawasaki

 

 

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