MotoGP, Rossi: 'Sono felice ma non al 100% perché non ho ancora vinto, mi manca la vittoria!'
In occasione del secondo Gp stagionale di casa, Valentino Rossi ritorna davanti ai microfoni di Motogp.com per una lunga intervista nella quale spiega il segreto di quest'anno che l'ha portato a conquistare fino ad ora 8 podi e del suo rapporto con Yamaha che lo seguirà nella sua carriera motociclistica per altri due anni.
“Come prima cosa, il punto che mi ha fatto fare la differenza rispetto all’anno scorso è stata la frenata” spiega Rossi. “Poi ho lavorato tanto sul mio stile di guida; con un anno d’esperienza in più sulla Yamaha, ho cercato di modificarlo e di adottare uno stile più moderno, che si adattasse maggiormente a queste gomme con le quali bisogna guidare la moto più con il corpo rispetto all’angolo di piega.”. Sfumato il titolo, Valentino prosegue parlando della stagione in corso e degli obbiettivi da superare, tra i quali spicca la voglia di stare davanti a Jorge e davanti alle Honda: “C’è una grande sfida in atto, che continuerá sino alla fine della stagione, perché io sono davanti in classifica, ma lui mi vuole raggiungere. Più o meno siamo lì. Inoltre dobbiamo cercare di battere le Honda anche in Campionato: Pedrosa non è troppo lontano!”.
Il 'Dottore' poi ritorna su un argomento vecchio, vale a dire la tanto romanzata rivalità con Lorenzo, spiegando che tra loro non c'è stato alcun dissidio in passato, neanche quest'anno ad Assen quando la casa Iwata portò uno scarico speciale per il maiorrchino: "Non ho mai litigato con Lorenzo, siamo grandi rivali ma i nostri rapporti sono buoni. C’è una bella atmosfera nel team, anche se naturalmente siamo ‘nemici’. La storia dello scarico ad Assen è stato un errore della Yamaha, perché dovevano darne una a entrambi. Ma si è trattato di una polemica per ’ridere’, niente di toppo serio.”. Volgendo uno sguado al passato, il numero 46 rievoca il 2010, anno in cui passò in Ducati compiendo, come lui stesso ammetterà, un errore: “Nel 2010 è stato un errore andare alla Ducati. Ero arrabbiato con la Yamaha perché dopo avere vinto tanto con loro, hanno deciso di mettermi accanto un compagno di squadra molto forte come Lorenzo. Ero arrabbiato, ma adesso ho capito di aver sbagliato. Anche perché il trattamento in Yamaha è sempre stato paritario.”.
Ora comunque è tutto risolto, ritrovato il feeling con la M1 e il passo per lottare per il podio c'è solo un altro traguardo che Rossi vuole superare:"Sono felice ma non al 100% perché non ho ancora vinto, mi manca la vittoria!"