Motogp, pagelle dall'Argentina

28.04.2014 19:50

Le pianure dell'Argentina hanno visto tornare dopo 15 anni il rombo del motomondiale. Su tutti, è stato Marquez ad assordare di più, ma bisogna ricordare anche l'esplosiva partenza di Lorenzo, la prima metà di gara fiammante di Iannone, la rimonta fulminea di Pedrosa, i sorpassia scoppio un po' ritardato di Rossi. Pensando poi ala Moto3, più che di botti si può parlare di botte da orbi tra Fenati e Miller, Marquez ed un cresciutissimo Livio Loi.

Marc Marquez 10 e lode: tutti si aspettavano una fuga bulgara, invece dopo il semaforo rosso si trova una mandria incattivita disposta a tutto per fermarlo. Lui non si scompone e sorpasso dopo sorpasso, piega dopo piega, arriva fino a Lorenzo, lo studia, lo passa quando la rimonta del compagno di squadra Pedrosa è sul nascere e fugge. Grande. Un dominio, un controllo così non si vedevano dai tempi del migliore Valentino Rossi. CONTROLLO ASSOLUTO

Dani Pedrosa 8,5: il voto se lo merita perchè la sua è una grandissima gara, ma non è paragonabile al fenomeno davanti a lui. Non è Dani che è scarso, èl'altro che è un gradino sopra chiunque al mondo oggi. SECONDO

Jorge Lorenzo 9: voto al di là della prestazione, che in soldoni non è neanche così (cronometricamente) lontana da quella di Rossi. Il plauso va ad un uomo e ad un atleta che ha dato una risposta straordinaria ad una situazione difficilissima, danodo tutto spanedo che non sarebbe bastato, sconfitto ma con l'onore delle armi GUERRIERO

Valentino Rossi 7,5: Vale, ma che ci combini? Seconda gara di fila con un possibile podio sfumato: troppi errori all'inizio, e se poi sei dietro può capitare un sorpasso più duro della media che ti fa perdere tempo. I lati positivi comunque non mancano: un distacco da Lorenzo mai così vicino a chiudersi, una ritrovata audaci nei primi giri. Può fare ancora di più. SEMPRE AVANTI

Stefan Bradl 7-: il quinto posto, con quei mostri là davanti, ci può stare, ma prendere 15 secondi con quella super Honda praticamente identica a quella ufficiale e rimanere così distante da una Yamaha obiettivamente un po' indietro conferma come Stefan sia ancora una volta un passo indietro rispetto a chi ha meritato le 4 moto ufficiali. UMANO

Andrea Iannone 8: poche chiacchiere, tanto gas. Andrea sapeva che entro metà gara la gomma lo avrebbe abbandonato, decide così per una "morte" gloriosa in battaglia arrivando a sfidare addirittura quei mostri con i numeri 26 e 46. ONORE DELLE ARMI

Bradley Smith 5,5: in realtà non è che da lui ci si aspetti di lottare per il podio, ma in gara non si è quasi visto. SILENZIOSO

Pol Espargaro 6: salvo perchè rookie. Forse la Yamaha è davvero indietro anche con le moto clienti, ma Pol pare non fare nulla per migliorare la situazione iniziale. APPRENDISTA

Andrea Dovizioso 5: miglioramenti di Austin cercasi. Iannone gli ha dato bellamente la paga e l'impressione ora è che siano tre gare su tre che salvo imprevisti l'Andrea con il ritmo migliore in Ducati sia l'altro, che ha tenuto il distacco sotto i 20 secondi mentre Dovi è andato oltre i 33. RITIRATO A PUNTI

Hiroshi Aoyama&Karel Abraham 7:  due inattesi quanto graditi risvegli, quelli del giapponese e del ceco, a voler dimostrare che quella moto ce l'anno per il polso destro, non per passaporto o portafoglio. SCATTO D'ORGOGLIO

Nicky Hayden 5: è un esperto, ci si aspettava di più. Che si stia mangiando le mani guardando la Ducati? RETROGUARDIA

Yonni Hernandez&Michele Pirro 5: semplicemente aspettarsi qualcosa di più del nulla è lecito, no? GETTONE DIO PRESENZA

Scott Redding 5,5: è un rookie, ma di lusso. Dopo il Qatar sembra un po' scomparso, ma ha tempo e talento per smentirci RIMANDATO

Aleix Espargaro SV: senza giri di parole ALMENO CI HA PROVATO

Alvaro Bautista 0: come i punti che ha in campionato. Non c'è altro da aggiungere, se non l'aggravante che stavolta neanche ha completo il primo giro, e anhce le prove hanno lasciato a desiderare. CHI L'HA VISTO

Tito Rabat 10: gara matura, ha tirato senza errori fino a staccare tutti, Sta maturando, ennesima conferma di come allungare di un anno la permanenza in Moto2 può essere fondamentale per completare la formazione di un pilota che ambisce alla classe regina. MATURANDO

Romano Fenati 9,5: la ferocia di oggi dimostra tutto il talento visto già all'esordio, poi appannato da una mtoo  non molto competitiva. Sempre col coltello tra i denti, non molla mai e anche se la gomma anteriore scivola non si ferma nell'ultimo attacco, e gli va bene. Un po' duro con Miller, ma per noi le corse sono queste. RITROVATO