Motogp: Marquez affoga il mondiale ad Assen, Dovi secondo
Pietà di questo campionato? Marquez non conosce quella parola. Il cannibale si dimostra anfibio gestendo alla perfezione una gara partita bagnata ma asciugatasi dopo pochi giri. E proprio quei pochi giri lo hanno aiutato ad evitare la concorrenza più pericolosa, quella di Rossi: Valentino, insieme a Pol Espargaro, è l'unico a capire che la pista si asciugherà in breve e parte con le slick, ma la pista è ancor a troppo bagnata e i due son costretti ad iniziare dalla pitlane. Inutile provare a dare un resoconto dei continui cambi di posizione dei primi giri, perchè dopo 5-7 tornate vanno tutti al flag to flag. Qui, all'uscita da i box, accade l'ennesimo rivolgimento clamoroso in casa Yamaha: Lorenzo tredicesimo, Rossi in rimonta decimo, Pol Espargaro perde del tutto la bussola e si ritira, così come Colin Edwards. Nel complesso Yamaha fa harakiri, ad eccezione di Aleix Espargaro che si trova terzo e non accenna a voler mollare. Davanti sfrutta la potenza acquatica della sua moto Dovizioso, ma giro dopo giro la superiorità del campione del mondo emerge inevitabilmente: Marquez inzia la fuga, ma Dovi può gestire il secondo posto, secondo podio della stagione per la Ducati. Intanto Pedrosa va alla ricerca del suo podio usuale duellando con A.Espargaro, che alla fine cede per accontentarsi del quarto posto.
Più dietro il migliore a sfruttare il flag to flag è la PBM di Broc Parkes, che si trova ad un certo punto addirittura quinto; ma dura poco, perchè poi arriva il gruppo di Iannone, Bautista e Smith (6°, 7° e 8° al traguardo). Parkes alla fine conquisterà un buon 11° posto, sfruttando la "dote" nei giri bagnati per rimanere comodamente nella zona punti negli ultimi, quasi completamente asciutti. Gli finiscono davanti anche Crutchlow e Bradl, che si mostrano acora al di sotto delle reali possibilità delle moto che guidano.
La Yamaha ufficiale è ancora una volta nelle mani di Rossi, che rimonta fino alq quinto posto rimanendo sempre a 25 secondi da Marquez, distacco dopo il flag to flag. Senza l'erroe in partenza forse avrebbe potuto batterlo?
Discorso a parte per il fantasma di Jorge Lorenzo: nei primi giri dopo il flag to flag, dove la pista è ancora umida e le slick sono meno performanti il maiorchino sparisce, fino al 17° posto. Solo nel finale recupera sulle moto meno performanti di Abraham, Petrucci (15°), Aoyama e Hayden e chiude 13° dietro a Redding. Inguardabile, affogato. Dove sei Jorge? Contro questo Marquez serve che tutti diano il massimo.