Motogp, Gp Giappone: Lorenzo il cattivissimo piega Honda

27.10.2013 07:23
Vince solo con la bandiere nere, dicevano... Le gare si vincono in pista e non in Direzione Gara, dicevano...
Lorenzo, il Cattivissimo, armato di martello come il miglior Thor, mette a ferro e fuoco il circuito di Motegi come non avrebbe potuto fare nessun terremoto, tsunami o catastrofe radioattiva. Azzeccata anche la scelta della gomma morbida dopo l'esperienza negativa della dura nel 2012, opposta alle difficoltà di Rossi ccon la stessa. Perfetto, anzi di più. Perchè la perfezione è stata quella della prima parte di gara, in cui Marquez mostrava i fisiologici 2 decimi in più in dote alla Honda. Ma appena Marquez va un paio di metri largo, dopo l'ennesima staccata impossibile, Lorenzo passa da uomo perfetto a dio, da fabbro a Thor, da uomo che arriva al limite della sua moto a uomo che il limite lo sposta. A martellate. Perchè Jorge-Thor abbassa in un gior il suo tempo di 6 decimi, da 1.46.3 a 1.45.7, e Marquez, dopo 17 gare, per la prima volta si piega, deve lasciarlo andare verso il Paradiso di una vittoria che lo porta a soli 13 punti da Marquez. Talmente divino da oscurare Marquez, perfetto a gesitre la pressione, a fare una gara d'attacco nonostante la moto non a postissimo e a mettersi dietro Pedrosa nonostante abbia percorso solo un turno asciutto ed essendo un rookie.
La gara: Lorenzo parte subito forte tirandosi dietro Rossi e le Honda di Marquez e Pedrosa. Rossi va però due volte lungo alla fine del rettilineo in discesa e si ritrova dodicesimo. Iannone si trova subiot ultimo e staccatoDietro il terzetto di testa si formano le coppie Bradl-Bautista e Smith-Crutchlow, con Bradley per la prima volta a giocarsela davvero con il compagno di squadra. Il Dottore recupera fino a passare e staccare Crutchlow e Smith. Ancora più dietro Hayden e Dovizioso, poi la wildcard Nakasuga. Fuori Aleix Espargaro in una stranissima caduta in cui pare buttarsi giù dalla moto. Forse problemi ai freni?
Marquez si fa sempre più vicino a Jorge, ma pare in difficoltà nel trovare un posto per passarlo, mentre Pedrosa lentamente perde terreno. Marc inizia ad avere qualche difficoltà a chiudere le curve, e Lorenzo ne approfitta dando cinghiate su cinghiate, fino a staccarlo. Lorenzo va così a vincere e riduce a 13punti il suo distacco da Marc, a cui però basterà un quarto posto a Valencia per vincere il mondiale.