MotoGp: Crutchlow nell'occhio del ciclone
L'anno scorso in questo periodo si stava discutendo del potenziale del 'Dream Team Ducati' che dopo l'acqusito di Crutchlow, designato come il salvatore della patria, puntava all'acquisto dell'esperto Dall'Igna che aveva risollevato l'Aprilia in SBK. A distanza di 365 giorni, solo l'ex ingegnere della casa di Noale sembra aver conquistato i cuori della tifoseria italiana mentre il tanto osannato Cal è finito nuovamente sul mercato a fare il pezzo pregiato di un mercato piloti che l'ha visto per il secondo anno di fila tra i protagonisti, dopo tanti rumors il britannico, che sembrava ormai destinato alla Suzuki, è finito in uno dei Team clienti più competitivi del lotto vale a dire quello di Lucio Cecchinello che ha lanciato giovani talenti del calibro di Stoner, DePuniet e Bradl. Per il Team Manager italiano questa sarà una sorta di scommessa visto che da Crutchlow, dopo i promettenti podi del 2013, ci si aspettava qualcosa di più in Ducati quest'anno; ma Lucio è fiducioso: "Forse le aspettative di Ducati su Cal erano molto alte e per qualche ragione non si sentiva bene sulla moto e automaticamente si perde qualche decimo. Il nostro obiettivo è quello di dargli la moto migliore e, una volta ritrovato il feeling con la moto, nostro obiettivo sarà stare con i primi quattro".
Il problema che Cal, e altri ducatisti in precedenza come Rossi, hanno evidenziato è che bisogna cambiare il proprio stile di guida quando si passa in sella da una Yamaha ad una Ducati e all'inizio tutto è più difficile “Storicamente il primo anno in Ducati è stato sempre difficile per I ragazzi che hanno corso qui. Penso ci voglia un intero anno per imparare a capire la moto" - ha commentato il britannico che prosegue ribadendo per l'ennesima volta le difficoltà incontrate in curva con la nuova moto:"Non riusciamo a sfruttare la moto quando si scende in piega. Siamo intorno ai cinque gradi in meno rispetto ad Andrea [Dovizioso], ma piú al limite. Nel senso che se provo a piegare oltre, in teoria non dovrei correre rischi, ma in concreto finirei per cadere.”.
Queste difficioltà hanno fatto demoralizzato Cal che ora sembra un pilota totalmente differente da quello visto in Tech3 per lui quella del 2014 è stata "la stagione più brutta della mia carriera finora" ma il numero 35 non si scoraggia e guarda al futuro con determinazione visto che l'anno prossimo avrà tra le mani una delle migliori moto in pista e potrà tornare a lottare per il podio. E' quello che si augura anche Livio Suppo che l'anno prossimo non vuol sentire più scuse, visto che lui e Honda hanno riposto nel Campione della Supersport piena fiducia:"Grazie a Dio nella vita pochi mesi non sono sufficienti per distruggere completamente ciò che si è fatto prima. Questa stagione è stata ben al di sotto delle aspettative e io sono il primo ad esserne sorpreso, perché ho davvero creduto che Cal sarebbe stato adatto per la Ducati. Non credo che il potenziale di Cal è scomparso nel giro di pochi mesi. Ma dopo una stagione come questa ottenre una moto competitiva come la Honda non ci possono essere più scuse. Questo deve essere chiaro. Il prossimo anno deve lottare per il podio. " Una nuova sfida attende Cal, forse più ardua rispetto a quella offertagli dalla Ducati visto che ora deve dimostrare agli altri e a sè stesso di esser ancora competitivo, noi non possiamo far altro che augurargli buona fortuna.