Motogp, Sepang day3: sempre più Marquez, Yamaha insegue

06.02.2014 16:55

Marquez, Marquez e ancora Marquez. Il campione del mondo in carica ha dominato i tre giorni di test a Sepang e si è anche tolto lo sfizio di "rubare" a Casey Stoner il recordo fatto nel 2012: 1.59.533 è il tempo mostruoso dello spagnolo. L'inizio di giornata si è aperto con una sorta di caccia alla pole: nonostante i proclami della vigilia tutti si sono messi a cercare il tempo, Ducati comprese, ed è lì che Marc ha tirato la zampata. In più ha provato, unico, un long run al mattino, e complice la pista più fresca ha realizzato tempi straordinari, con un passo sul 2.00.

A combattere Marquez e a fare da capitano della Yamaha, ancora una volta, è stato il vecchio Dottore. Valentino Rossi è stato secondo a 194 millesimi da Marc, e la sua simulazione alle 16:00 (l'ora consueta del gp, ndr) è stata di sicuro inferiore, ma paragonabile e conferma il ritrovato feeling, complice anche l'innesto di Silvano Galbusera ai box ed al nuovo regolameno. Si tratta del suo miglior giro di sempre a Sepang. Opposte le reazioni di Jorge Lorenzo, terzo (+0.333) anche se un po' più vicino dei giorni scorsi. Per primo ha fatto il tempo (secondo giro di 65) ma ha dovuto interrompere la simulazione di gara al giro 7 su 13 per problemi di feeling, (si parlerebbe di chattering):"Nel long run faceva molto caldo ed abbiamo avuto problemi che non ci aspettavamo, quindi ho preferito tornare ai box" ha detto. Il terzetto Yamaha alla rincorsa di Marquez si chiude con un gran 1.59.998 di Aleix Espargaro, quarto a +0.465, anche se rimangono i dubbi su quale gomma abbia usato la sua Open, ultima sottto il 2.00.

Scendendo, più appannati, ci sono Sefan Bradl e Dani Pedrosa. Il fantino di Sabadell, come Lorenzo, non ha effettuato alcun long run e pare non abbia neanche cercato il giro veloce. Tatticamente ci può stare, ma viene da chiedersi dove sia lo scatto d'orgoglio che gli è mancato per scrollarsi la sesta piazza dietro una moto clienti e a 690 millesimi da Marc. Delude invece Bautista, 10° a 1.255

Ducati vede la luce? Lo abbiamo detto tante volte, ma stavolta il cronometro ha detto davvero qualcosa di positivo: Dovizioso è settimo e contiene il distacco abbondantemente sotto il secondo (+0.837). Non solo: tutti i piloti della Rossa (Iannone nono a +1.192, Crutchlow 12° 

a +1.524) si sono detti soddisfatti, dicono di forzare di meno e che le traiettorie sono meno obbligate. La moto non è stravolta, i problemi rimangono e la

 concorrenza è ancora lontana, ma stavolta pare si sappia davveor da che parte andare.

Tolto Aleix Espargaro rimane invece in ombra la Yamaha satellite, con Pol Espargaro 8° a +1.122, Smith 12° a +1.363 ed Edwards14° a +2.198.

Bocciata (per ora) è la Honda RCV1000, con Hayden 13° a +.1981 e gli altri (Aoyama, Redding e Abraham, questi ultimi due ancora con problemi fisici) dai 2 secondi e mezzo di distacco in poi. Chiudono poi alle ultime posizioni le FTR Kwasaki e le PBM Aprilia.