Motogp, le pagelle di metà stagione
Il cammino del motomondiale 2013, ormai giunto al giro di boa, ci ha riservato parecchie sorprese. Tra tutti il fenomeno Marquez, ma anche le performance (in positivo) di Espargaro e ART e (in negativo) di Dovizioso e Ducati. Proviamo a dare una pagella di metà stagione:
Marq Marquez 10: La lode sarebbe il titolo, un'impresa che in pochi (forse nessuno) immaginava ad inizio stagione e che anche adesso pare incredibile. Un Fenomeno con la F maiuscola, niente da dire.
Aleix Espargaro 9.5: Battersi con le Ducati in sella ad una CRT è un'impresa che si ripete ad ogni gara. Una rivelazione
Jorge Lorenzo 9: Quello che probabilmente nel 2012 è diventato il pilota più perfetto di sempre, capace di spingere sempre al limite senza mai superarlo, mai nervoso, pronto alla fuga come alla bagarre, ha provato a superare la perfezione spingendo anche quando non avrebbe dovuto, rompendosi una clavicola; ma Jorge non molla, corre lo stesso e arriva quinto, e una settimana dopo spinge ancora. E cade ancora. Niente da fare, forse capirà che oltre la perfezione c'è il baratro.
Valentino Rossi 8.5: Sinceramente, non sapevamo cosa aspettarci da lui. Il pilota era fondalmente integro, a mancare era il feeling con se stessi e con la moto per arrivare alla perfezione di Jorge. Con la vittoria di Assen pare sia definitivamente tornato, seppur col peso degli anni che inizia a farsi sentire, ma manca ancora la controprova di un Lorenzo al 100%
Dani Pedrosa 8: La Sfortuna con la S maiuscola lo colpisce al Sachsenring con Lorenzo fuori, facendogli perdere 2 occasioni per vincere gare conquistate invece da Marquez. Tuttavia, ad esclusione di Jerez non è mai stato davvero superiore a Marc.
Cal Crutchlow 8: Con la moto clienti non si può fare di più, e ha dimostrato di meritarsi una moto ufficiale. Forse, non la Ducati.
Stefan Bradl 7: Brutto avvio di stagione, ha finalemente trovato il podio a Laguna Seca. Ma può fare ancora meglio.
CRT Varie 6: Senza infamia nè gloria.
Alvaro Bautista 5: Con la moto che ha sta deludendo molto, senza contare le avventatezze al Mugello e Barcellona, ultime di una serie che parte da lontano.
Bradley Smith 5: Senza infamia nè gloria anche lui, il dubbio è che non fosse ancora pronto al passaggio in Motogp.
Ducati 4: come i piloti che in questo momento sta rovinando, incapace di dare una direzione che sia esatta allo sviluppo e senza il coraggio di provare con qualcosa di nuovo e radicale, vista la situazione. Fallita la politica dello stravolgimento (Gp11.1, Gp0, Gp12) con Rossi e quella dei "piccoli passi" (Gp12evo, Gp13, Gp13evo, Gp13lab), l'arrivo di Aprilia, che pare al massimo dello splendore per quanto riguarda le massime cilindrate di CRT e SBK, potrebbe davvero infliggere il colpo di grazia alla Rossa di Borgo Panigale e ai suoi piloti.