Motogp, le pagelle di metà stagione

07.08.2013 15:50

Il cammino del motomondiale 2013, ormai giunto al giro di boa, ci ha riservato parecchie sorprese. Tra tutti il fenomeno Marquez, ma anche le performance (in positivo) di Espargaro e ART e (in negativo) di Dovizioso e Ducati. Proviamo a dare una pagella di metà stagione:

Marq Marquez 10: La lode sarebbe il titolo, un'impresa che in pochi (forse nessuno) immaginava ad inizio stagione e che anche adesso pare incredibile. Un Fenomeno con la F maiuscola, niente da dire.

Aleix Espargaro 9.5: Battersi con le Ducati in sella ad una CRT è un'impresa che si ripete ad ogni gara. Una rivelazione

Jorge Lorenzo 9: Quello che probabilmente nel 2012 è diventato il pilota più perfetto di sempre, capace di spingere sempre al limite senza mai superarlo, mai nervoso, pronto alla fuga come alla bagarre, ha provato a superare la perfezione spingendo anche quando non avrebbe dovuto, rompendosi una clavicola; ma Jorge non molla, corre lo stesso e arriva quinto, e una settimana dopo spinge ancora. E cade ancora. Niente da fare, forse capirà che oltre la perfezione c'è il baratro.

Valentino Rossi 8.5: Sinceramente, non sapevamo cosa aspettarci da lui. Il pilota era fondalmente integro, a mancare era il feeling con se stessi e con la moto per arrivare alla perfezione di Jorge. Con la vittoria di Assen pare sia definitivamente tornato, seppur col peso degli anni che inizia a farsi sentire, ma manca ancora la controprova di un Lorenzo al 100%

Dani Pedrosa 8: La Sfortuna con la S maiuscola lo colpisce al Sachsenring con Lorenzo fuori, facendogli perdere 2 occasioni per vincere gare conquistate invece da Marquez. Tuttavia, ad esclusione di Jerez non è mai stato davvero superiore a Marc.

Cal Crutchlow 8: Con la moto clienti non si può fare di più, e ha dimostrato di meritarsi una moto ufficiale. Forse, non la Ducati.

Stefan Bradl 7: Brutto avvio di stagione, ha finalemente trovato il podio a Laguna Seca. Ma può fare ancora meglio.

CRT Varie 6: Senza infamia nè gloria.

Alvaro Bautista 5: Con la moto che ha sta deludendo molto, senza contare le avventatezze al Mugello e Barcellona, ultime di una serie che parte da lontano.

Bradley Smith 5: Senza infamia nè gloria anche lui, il dubbio è che non fosse ancora pronto al passaggio in Motogp.

Ducati 4: come i piloti che in questo momento sta rovinando, incapace di dare una direzione che sia esatta allo sviluppo e senza il coraggio di provare con qualcosa di nuovo e radicale, vista la situazione. Fallita la politica dello stravolgimento (Gp11.1, Gp0, Gp12) con Rossi e quella dei "piccoli passi" (Gp12evo, Gp13, Gp13evo, Gp13lab), l'arrivo di Aprilia, che pare al massimo dello splendore per quanto riguarda le massime cilindrate di CRT e SBK, potrebbe davvero infliggere il colpo di grazia alla Rossa di Borgo Panigale e ai suoi piloti.