F1, Road to Nurburing: Tra gomme e mercato
Ad agitare le acque in Formula 1 è sempre il capitolo gomme: dopo il Gp di Silverstone quando ben quattro piloti, Hamilton, Massa, Vergne, Gutierrez e Perez hanno assistito allo scoppio di un loro pneumatico durante la gara; è stato deciso da Bernie Ecclestone, il padrone del Circus, e Jean Todt il presidente della FIA, che i piloti avranno a disposizione due giorni di test per ovviare al problema delle gomme Pirelli.
Intanto in casa Pirelli si riflette sulle cause, si è parlato dei cordoli così come dei detriti delle altre gomme scoppiate ma ancora non si è scoperta la causa vera e propria, per il Nurburing però la casa italiana ha pensato di portare delle gomme in kevlar, un materiale che dovrebbe garantire una resitenza maggiore all'usura.
Sul fronte piloti invece si ipotizza nelle ultime ore un possibile boicottaggio al Nurburing come avvenne nel 2005 a Indianapolis quando scesero in pista soltanto le vetture gommate Bridgestone; ma Martin Whitmarsh, l'amministratore delegato della McLaren, scentisce in tutto dichiarando che la situazione potrà migliorare soltanto se piloti e Pirelli collaborareranno.
All'ombra del caos gomme iniziano a muoversi le prime mosse di mercato in vista della nuova stagione, prima su tutti la Red Bull che è alla ricerca di un pilota che possa sostituire Mark Webber che a fine stagione si ritirerà. L'opzione più quotata nelle ultime ore sembra l'attuale pilota della Lotus Kimi Raikkonen che avrebbe l'occasione per choiudere la stagione in un grande team, se l'operazione non dovesse andare in porto la scuderia austriaca potrebbe riversare sui piloti della Toro Rosso con la quale è in ottimi rapporti. In questo caso Vergne e Ricciardo che stanno disputando entrambi un'ottima stagione potrebbero contendersi il posto libero lasciato dal pilota australiano.