F1, Gp Corea: è Vettel anche in estremo Oriente
Ancora, sempre, Sebastian Vettel. La Red Bull sarà anche la miglior macchina del circus, ma non si può non riconoscere l'autorità di Vettel nel dominare in lungo e in largo in ogni parte del mondo, Corea compresa, Safety Car compresa. Nulla possono le velocissime Lotus, un team da riverenza con Raikkonen e Grosjean che contengono sotto i 5 secondi il distacco da un tedesco sempre più Kaiser. Molto più indietro Hulkenberg ed Hamilton, non però quanto le Ferrari.
Già, le Ferrari? Si aggiunge sfortuna alla sfortunata storia di un team alla perenne rincorsa di un avversario che pare a volte vicino, a volte lontano, ma mai a portata di mano. Stavolta Massa ha rischiato il disastro vero, buttando fuori quasi subito Fernando Alonso, che però in qualche modo ha evitato la malasorte made in Brasile, ma l'anonimo sesto posto lo porta a -77 da Vettel, temperatura alla quale anche i sogni ormai congelano.
Ci dipiace poi di dover bocciare Yeongam, ma una vita per pulire i detriti della gomma di Perez (Pirelli, se ci sei batti un colpo!), la macchina di Webber lasciata bruciare e una Jeep in pista sono cose che speravamo di non rivedere e speriamo di non rivedere mai più.