Doriano Romboni, il "Rambo"

04.12.2013 16:10

Mentre scriviamo si stanno celebrando, nella sua Liguria, i fuerali di Doriano Romboni. Abbiamo pensato quindi di omaggiarlo con una puntata del Rewind sui grnaid piloti, lui che tra i grandi lo era davvero ma è stato sempre frenato da una sfortuna, un infortunio, un errore. Quei grandi di cui fanno parte Baiggi e Capirossi che tante volte ha affrontato e batutto nelle mille bagarre tra di loro, tanto da essere soprannominato "Rambo".

Ma andiamo con ordine: la carriera di Doriano, nato a Lerici l'8 dicembre 1968, inizia relativamente tardi con 5 Gran Premi corsi con la Honda 125cc, sufficienti però a mettesi in mostra e a guadagnarsi la sella per tutto il 1990, anno della consacrazione con due vittorie (Germania e Olanda) e altri 4 podi. Romboni, tra l'altro, fu con Fausto Gresini uno dei "cavalieri italiani" che aiutoò Loris Capirossi a vincere il mondiale 125 all'esordio contro l'olandese Spaan.

 

Doriano passa in 250 ed inizia l'era dei grandi duelli con Loris Capirossi e Max Biaggi. Proprio questi duelli all'ultima sportellata (tra i più famosi, quello con Biaggi ad Hockenheim 1994) finiranno per essere fatali per le sue speranze iridate: nel 1993 cade in un contatto con Biaggi nell'ultimo giro del Gp di Olanda ad Assen rompendosi tibia e perone: la rincorsa al titolo poi vinto da Harada si spezza. Nel 1994 la sotira si riepte: di nuovo ad Assen, stavolta a rompersi è il bacino, e addio titolo. nonostante il ritorno alla vittoria a Laguna Seca sotto gli occhi di un giovanissimo Nicky Hayden. E forse è qui che Romboni perde il treno giusto: decide di rimanere un ultimo anni in 250, sempre con Honda, ma il 1995 è segnato dal dominio della coppia Biaggi-Aprilia e da un altro grave infortunio, sempre ad Assen. Così a Rombo non resta che il passaggio in 500 con la poco competitiva Aprilia bicilindrica: meomorabile il contratto discusso in genovese con Carlo Pernat, che grazie a Romboni vinse una scommessa da 500.000 lire, valevoli allora come i 500 euro di oggi. Già, perchè dopo un anonimo 1996 il 1997 si aprì con tutta la potenza di fuoco Honda schierata sulla classe regina: Doohan, Criville, Okada, Barros, i due Aoki, Checa, Puig, oltre a 3 Yamaha con Cadalora, Abe e Gibernau e le Suzuki di Beattie e Gobert. Così Carlo Florenzano, al tempo uomo Honda, scommise con Pernat la suddetta cifra sull'approdo almeno una volta nel corso della stagione della Aprilia sul podio.

E come per magia, proprio nella pista che più in carriera lo aveva tradito e allontanato dal sogno mondiale, Romboni centra il terzo posto ad Assen, la pista più difficile di tutte, nell'ultimo podio della carriera. Perchè poi arriva un altro infortunio, allo scafoide della mano destra già infortunato precedentemente, in Malesia nel 1998. Doriano non correrà più nella staigone nè nel motomondiale, e decide il passaggio in Sbk con la Ducati.

L'avventura nelle derivate di serie si interorompe bruscamente il 30 maggio 1999: a Monza si frattura la gamba destra. Di fatto, l'ennesimo problema fisico pone fine alla carirera di Romboni, che correrà solo due wildcard nel 2000 e nel 2004, prima di annunciare definitivamente il ritiro dalle corse. Solo ora stava tornando nell'orbita della Federazione, sicuramente una giusta scelta visto il grna cuore e la grand esperienza di Doriano, il campione tenero che non si arrendeva mai. E quel Sic Supermoto Day a cui aveva voluto a tutti i costi partecipare, e l'incidente fatale su cui Paolo Simoncelli laconicamente ha detto:"Come con Maroc, è il destino."

Desitno o no, gli appassionati ricroderanno sempre il tuo grande cuore. Ciao Doriano!