WRC: MESSICO... ROCK(s) 'N' ROLL
14.03.2014 18:05
In apertura la cerimonia inaugurale nella città mineraria di Guanajuato. È Latvala ad aprire le danze, ma, dopo i festeggiamenti, è Ogier a gettarsi tra i tunnel sotterranei della città costruiti per le miniere d'oro ed è sempre lui a prendersi il tempo migliore distaccando il compagno di squadra di 0.3 secondi. Non partono proprio bene le Hyundai. La i20 di Chris Atkinson si ferma dopo appena 100m dalla partenza.
"Abbiamo urtato una roccia (rock) alla terza curva. La polvere mi ha impedito di vedere la strada e ho tagliato qualcosa. La polvere era terribile, davvero male [questo stage], ero a metà stage avevo un buon passo quando sono arrivato all'ingresso di una curva da prendere in seconda piuttosto velocemente, ma l'angolo era più stretto del previsto, ho urtato alcune rocce a bordo pista e abbiamo rotto la sospensione destra" (A. Mikkelsen)
Rock 'n' Roll? Si tratta per caso del concerto dei Guns 'n' Roses? No no... Macché! Si tratta della terza tappa del mondiale rally 2014: Messico. Una gara impegnativa che si corre su sterrato, tra le montagne, nonché la prima corsa stagionale su ghiaia.
Ci troviamo nel Messico centrale sopra i 2000 m sul livello del mare. Alta quota significa aria rarefatta e come conseguenza potenza ridotta. Insomma, non è la condizione ideale per chi di mestiere deve guidare il più veloce possibile. L'altitudine condiziona i motori facendo perdere loro quasi il 30% della potenza. Meno ossigeno, meno benzina, meno potenza.
"E' difficile perché non si ha tanta potenza quindi si cerca di andare al massimo in ogni curva. Può capitare facilmente di commettere errori". (M. Hirvonen)
"La differenza più significativa la fa la testa, le sensazioni che provi, quanto ti senti sicuro quando corri" (J-M. Latvala)
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"Non so esattamente cosa sia successo, ma abbiamo resettato la macchina e siamo ripartiti" (C. Atkinson)
Nella prima giornata, come leader provvisorio del mondiale, spetta a Jari-Matti Latvala l'onore discutibile di aprire gli stage e pulire la strada per gli altri. Il maggior problema di queste prove è la polvere che si solleva al passaggio delle vetture, causando una visibilità ridotta per le macchine che seguono. Per alleviare questo problema gli organizzatori hanno stabilito che da una partenza all'altra sarebbero dovuti passare tre minuti invece dei consueti due.
A pagarne le conseguenze è il norvegese Andreas Mikkelsen che urta una roccia e rompe la sospensione, costretto al ritiro. Le rocce mietono la loro prima vittima.
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Continuano le avventure della Hyundai: Atkinson perde 30 secondi, costretto a spegnere l'interruttore del sistema che tiene in pressione il turbo in cambiata e a basso regime di giri (ASL) a inizio prova.
Ancora disgrazie per la coreana e sempre per Atikinson: oltre al problema meccanico avuto in precedenza, si aggiunge la rottura del braccetto posteriore.
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"E' successo in una curva lunga a sinistra. Ho sentito qualcosa di strano e ho pensato di aver bucato. Non avevo urtato nulla ma credo di aver rotto un braccetto". (C. Atkinson)
A questo punto della giornata è Østberg a governare, ma questa storia non va giù a Ogier che in uno stage si riprende la testa della classifica aiutato anche dal fatto che la DS3 ha sofferto un po' di sovrasterzo. Neanche Latvala riesce a fare benissimo e si fa scavalcare dall'altro pilota della Citroen: Kris Meeke.
Kris non avrà però vita facile: al termine della giornata sospensione rotta anche per lui.
Chi dà spettacolo è il polacco Robert Kubica: arriva troppo rapido ad una curva durante una Super Speciale e si ribalta. (Roll)
Ogier fugge, Østberg e Latvala inseguono. Ma le carte si mischiano, almeno per Østberg. Durante la prima prova di seconda giornata Mads rompe la sospensione della sua DS3. Tentano di riparare il danno seguendo i consigli del team al parco assistenza di Leon via telefono, ma la cosa sembra essere più seria. Dopo pochi metri dalla ripartenza Mads e Jonas (il co-pilota) sono costretti al ritiro.
"Troppo veloce in una curva, è stato un impatto violento". (M. Østberg)
I piloti Robert Kubica e Andreas Mikkelsen deliziano il pubblico con uno spettacolo amaro: entrambi si cappottano. Secondo ritiro per entrambi in due giorni.
Alla fine di questa prima giornata, Ogier è ancora in testa e allunga sempre di più sul compagno di squadra.
Arriva la terza giornata e il Messico arde per conoscere chi si aggiudicherà i punti della Power Stage.
Il primo a partire è Kris Meeke che dopo pochi chilometri dalla partenza è costretto al ritiro causato da un urto contro un masso che ha provocato la rottura della sospensione. La SS22 viene interrotta per consentire la rimozione della vettura.
Il primo a segnare un tempo è Mikko Hirvonen. Confrontando il tempo del passaggio degli altri piloti sembra che il finlandese possa davvero giocarsi la vittoria della prova, ma è il suo connazionale Latvala a portargli via questo sogno aggiudicandosi la seconda posizione. Sarà Ogier a vincere anche questa prova.
Bene Thierry Neuville, bene Chris Atkinson e bene anche Elfyn Evans. Grazie ai ritiri dei diretti avversari, ma soprattutto grazie alla costanza e al comportamento che ha avuto la i20, è Thierry Neuville a salire sul terzo gradino del podio. O forse no?
A gara finita la piccola coreana decide di fare i capricci e per un problema di surriscaldamento dovuto alla foratura del radiatore, Thierry-Gilsoul rischiano il podio. Nel tentativo di aiutare l'impianto di refrigerazione, il copilota Nicolas Gilsoul versa niente meno che della birra nel radiatore. Solo quando i due ragazzi belga riescono ad arrivare al parco assistenza possono tirare un sospiro di sollievo. Gara finita. Hyundai sul podio.
“Avevamo percorso forse tre o quattro chilometri quando ho notato che le temperature del motore erano troppo elevate, e allora ho realizzato. È stato stressante. Siamo stati in grado di riparare al danno abbastanza rapidamente, abbiamo usato tutto quello che avevamo in macchina, per fortuna avevamo della birra dalla fine della Power Stage. Quindi abbiamo usato quella. Ho tentato di restare calmo, ma quando mancavano più di 25km ho pensato, ok, forse questa è la fine. Ci siamo fermati di nuovo e le temperature si sono abbassate. Solo allora ho pensato che tutto sarebbe potuto andare per il verso giusto” (T. Neuville)
1) Sebastien Ogier – 63 punti
2) Jari-Matti Latvala – 60 punti
3) Mads Østberg – 32 punti
4) Andreas Mikkelsen – 24 punti
5) Elfyn Evans – 20 punti
6) Bryan Bouffier – 18 punti
7) Mikko Hirvonen – 18 punti
8) Kris Meeke – 17 punti