SBK, Gara2 Assen: nel diluvio domina Rea, Lowes e Giugliano sul podio

27.04.2014 15:45

Succede di tutto in Gara2 ad Assen: prima troppa poca acqua, poi troppa, poi il giusto, e gli inglesi dimostrano la loro innata capacità sul bagnato.

L'Università mette subito in difficoltà i piloti già dalle fasi pre-gara presentado delle condizioni meteo instabili che fanno i tremare i piloti in quanto la pioggia potrebbe arrivare in ogni momento costringendo un cambio moto che potrebbe alterare i valori in gara. Lo start viene ritardato di qualche minuto poichè i piloti dopo il giro d'allineamento si sono fermati ai box per cambiare le gomme mettendo quelle da bagnato e la gara viene accorciata, da 21 a 15 giri. Finalmente la gara parte sotto un forte diluvio, Guintoli, asso del bagnato, scappa subito in testa seguito da Rea, Sykes ed Elias; il francese gira più di un secondo più forte rispetto agli inseguitori e si ritrova subito in fuga ma al quarto giro la situazione della pioggia diventa troppo pericolosa e il pilota dell'Aprilia decide di fermare la corsa alzando il braccio.

Non si sa che fare: la pista in certi punti è impraticabile, si fanno nuove ispezioni del tracciato mentre si avvistano commissari asciugare la pista con secchio e straccio, e la tragicommedia di Monza viene in mente a più di uno. Alla fine, però, si riesce a ripartire su una gara di 10 giri alle 15:10 circa italiane.

A fare il vuoto sono Rea e Guintoli, ma nel'ultima S Sylvain cade e deve ripartire dal fondo. Sarà solo la prima di una lunga serie di cadute, che permetterannop tra l'altro al francese di risalire fino alla nona posizione. Rea rimane infuga solitaria con lontano un gruppetto formato da Melandri, Sykes, Giugliano e Lowes. Alex riesce a staccare tutti e a mettersi a caccia di Jonathan, che però gestisce fino al traguardo, mentre l'ultimo posto sul podio lo conquista, finalmente, Daviude Giugliano con la sua Ducati, che tiene duro fino alla sbandata di Melandri al penultimo giro che lo fa uscire di pista per poi chiudere sesto dietro anche a Sykes, staccatosi pian piano, e Leon Haslam che beneficia di una gara anonima ma senza rischi come Baz e Davies, 7° e 8° e mai incisivi. Anche perchè chi i rischi se li è presi ne ha pagato le conseguenze: se le due Aprilia ci hanno messo in qualche modo una pezza meno bene è andata a Corti, Elias, Camier , Andreozzi, Foret, Guarnoni e Laverty, mentre Fabrizio è caduto nelle fasi iniziali di gara, è ripartito e ha chiuso 14°. Gli altri "miracolati" sono nell'ordine Canepa (10°), Bos, Scassa, Morais, Salom (15°) e Toth.